Interventi di riparazione mobili in legno

2022-07-31 11:22:40 By : Mr. Horse Jim

Per riparare un mobile riducendone i graffi sulla superficie, tenete presente il tipo di legno di cui è costituito e seguite sempre la direzione delle venature. Ecco alcuni sistemi pratici. Noce: togliete il gheriglio da una noce fresca. Spezzatela a metà e strofinatela sul graffio con il lato che è stato spezzato. Mogano: potete passare sul graffio sia con un pastello marrone scuro sia con cera solida scura. Mogano rosso: applicate della comune tintura di iodio con un pennello. Acero: mescolate della tintura di iodio e dell'alcool denaturato in parti uguali e applicate con un cotton fioc. Asciugate, passate la cera e lucidate. Ebano: usate del lucido da scarpe nero oppure una matita nera (ottima quella per il trucco). Teak: strofinatelo molto delicatamente con lana d'acciaio imbevuta di olio di lino e di trementina in parti uguali. Legno chiaro lucidato: i graffi possono essere mascherati usando del lucido da scarpe marrone chiaro (solo se il legno è lucidato). Graffi piccoli: copriteli abbondantemente di vaselina. Lasciate agire sul graffio per 24 ore, quindi strofinate fino a che è stata assorbita e togliete quella eccedente. Poi lucidate. Graffi estesi: strofinatevi sopra della gommalacca (disponibile in tutti i colori presso i colorifici) con un pennellino o un pastello del colore del legno.

Per eliminare la cera delle candele dalle superfici di legno, ammorbiditela con un phon. Asportatela con un fazzoletto di carta e lavate la superficie con una soluzione di acqua e aceto.

Per riparare ammaccature o profondi graffi sul legno, intervenite prima possibile tamponando la zona con ovatta imbevuta di acqua bollente o passando il ferro da stiro su un panno umido appoggiato sulla parte da riparare. Ripetete l'operazione più volte. I graffi non molto profondi si possono pareggiare colmando la leggera concavità con la vernice sciolta dal passaggio di un panno imbevuto di trementina. Quelli più profondi vanno stuccati con pasta di legno, gommalacca o cera e trattati con vernice e lucidati.

Potete cercare di rimediare a una bruciatura di sigaretta con della ceralacca. Preliminarmente grattate via, con una lametta, la parte bruciacchiata. Fate scaldare la lama di un coltello e fatevi sciogliere contro la ceralacca. Spargetene un po' sulla parte danneggiata. In alternativa fate un impasto di polvere di Tripoli (si trova presso i colorifici) e olio d'oliva. Strofinatelo esclusivamente sulla parte bruciacchiata, seguendo la venatura del legno. Passate quindi un panno imbevuto d'olio e asciugate con un altro panno, quindi applicate il prodotto che solitamente usate per lucidare i mobili. Prima di intervenire, però, valutate il valore del pezzo: potrebbe essere meglio rivolgersi a un professionista.

Spesso accade di lasciare chiazze d'acqua sui mobili con bottiglie o bicchieri, in questo caso strofinate le macchie con un panno umido e un poco di dentifricio. Se la macchia è resistente, aggiungete al dentifricio del bicarbonato di sodio. Un altro metodo consiste nell'applicare sulla macchia, per una decina di minuti, un impasto di sale fine e olio d'oliva Per rimuovere le impronte circolari lasciate dai bicchieri sui mobili potete anche dare fuoco a un goccio di alcool versato sulla macchia. In pochi secondi la fiamma è in grado di eliminare la macchia ma la superficie, in seguito, va rilucidata.

I mobili di un certo pregio vanno spolverati spesso, utilizzando un pennello per le sagomature e gli intagli, cercando di evitare i normali prodotti per mobili utilizzando quelli specifici. Se il mobile è sporco, pulitelo con una soluzione di acqua e tre cucchiaini di aceto per ogni mezzo litro, usando un panno di daino inumidito e ben strizzato. Un paio di volte all'anno il mobile va lucidato con cera vergine o crema per mobili antichi. Lucidate solo quando il legno è ben asciutto.

Per una perfetta pulizia dei mobili di noce spolverateli con un panno ben pulito o una spazzola, quindi passateli rapidamente con un telo ripiegato imbevuto di latte fresco crudo. Strofinateli energicamente con un panno di lana.

Per sverniciare velocemente e facilmente, impiegate una pistola termica. Tenete l'imboccatura dell'attrezzo a circa 5 cm dalla vernice. Quando la vernice comincia ad ammorbidirsi e a gonfiarsi, raschiatela con la spatola o il raschietto nel senso delle fibre. Se lavorate intorno ai telai delle finestre, fate attenzione a non surriscaldare i vetri: potrebbero scoppiare.

Quando si usa la pistola termica per sverniciare non stendete giornali per proteggere i pavimenti: potrebbero incendiarsi facilmente con i pezzi di vernice bollente che si staccano. Tenete sempre a portata di mano un secchio di acqua e indossate guanti di protezione. Raschiate sempre con la lama inclinata.

Lavate il mobile accuratamente con acqua e detersivo e se possibile sverniciatelo. Passatelo poi con carta vetrata e per sbiancarlo trattatelo con acqua e candeggina, spazzolandolo nel senso della venatura. Lasciate asciugare, se necessario stuccatelo e levigatelo nuovamente. Se il mobile è molto vecchio applicate un mano di insetticida prima della vernice coprente, se invece è nuovo, date una mano di turapori per formare uno strato isolante. Date la prima mano di vernice, lasciate asciugare e passate con carta vetrata, per far sì che la seconda mano di vernice aderisca bene. Prima di dare la seconda mano spolverare bene.

Per schiarire il legno non verniciato potete usare la normale candeggina. Mentre lavorate indossate guanti di protezione e occhiali di sicurezza. La candeggina si utilizza diluendone 15 ml (1 cucchiaio da tavola) in 1 litro di acqua fredda. L'applicazione si effettua con un tampone. Dopo qualche minuto si passa con uno straccio umido.

Per trattare i mobili in legno a gommalacca procedete nel seguente modo. Stendete con il tampone gommatore un primo strato di gommalacca, poi lavorate bene la superficie con carta smeriglio molto fine. Ripassate la gommalacca avendo cura di passare dapprima lungo le venature e poi eseguendo dei movimenti circolari; mentre la quantità di vernice sul tampone diminuisce, aumentate la pressione sul legno. Diminuite gradualmente l'ampiezza del movimento circolare e assicuratevi che il gommatore sia asciutto prima di bagnarlo nuovamente. Se diventa un po' appiccicoso, applicate un poco di olio di lino.

Se il mobile trattato con la gommalacca ha un aspetto troppo lucente, si può attenuare l'effetto usando la pomice. Spargete un po' di polvere di pomice sulla superficie e spazzolate nel senso delle venature per due o tre volte, usando una spazzola per abiti o scarpe. Quando l'eccesso di lucido sarà scomparso, togliete la polvere di pomice con un panno e passate della cera vergine sulla superficie del legno.

Quando i fermi magnetici presenti sulle antine di molti mobili trattengono con forza eccessiva queste parti mobili e ne impediscono l'agevole apertura, provate dapprima ad agire sulla vite della piastrina per cercare una regolazione ottimale. Se il tentativo non ha successo applicate una striscia di nastro adesivo sulla piastrina per limitarne l'adesione magnetica.

Se l'interno dei cassetti è piuttosto ruvido lisciate il legno con carta vetro, usando prima quella a grana grossa e poi quella più fine. In alternativa foderate il cassetto con un rivestimento autoadesivo, come la carta lavabile, oppure con feltro o velluto se vi riporrete gli indumenti più delicati.

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